miércoles, 4 de agosto de 2010

una crocchetta per amico


allora,allora,allora. sono oramai due settimane che sto lavorando in una scuola per bambini, un campo estivo diciamo. preparo da mangiare, sono il cuoco ufficiale. mi piace molto devo dire la verita', non ho mai provato una sensazione cosi' grande, cosi' bella,come quella che ho avuto la gioia di sentire l'altro ieri quando ho preparato delle crocchette di melanzane e ceci con bulgur e yogurt.i piccoli sono andati fuori di testa, me le hanno chieste due,alcuni incluso tre volte.un successo, piu' felice di quando il principe di kent, la famiglia svarowsky e la famiglia douglas si sono alzati in piedi per farmi un ovazione di un minuto con tanto di chapeau , chef chapeau. negli occhi dei bimbi c'e' il mondo che desidero, il sogno che esplode ad ogni sorriso,c'e' l'incanto della vita, e sentendo questo il mio cuore si apre ed e' proprio quando non me lo aspetto che arrivano e mi abbracciano alle spalle o meglio ai quadricipidi mentre sto preparando il dolce.la ricetta e' frutto della necessita' di far mangiare proteine vegetali e verdura ai piccoli pargoli , cosi' sto raschiando il fondo pozzo delle mie conoscenze culinarie e non per adattarle, stilizzarle, semplificarle alle necessita' di palati tanto difficili). (insomma sta ricetta e dagle no!?!)va be, va be , la ricetta, si insomma ecco... visto che sto con il tema improvvisazione pro niños non ho scritto la grammatura ma press'a poco e' cosi':

per 8 bambini voraci :

3 melanzane
1 uovo
40 gr parmigiano grattugiato
200 gr circa di pan carre' frullato
sale
un po di pepe ( se non siete bimbi e se non avete problemi di stomaco)
un barattolo di ceci lessi
1 spicchio di aglio
un cucchiaio di tahini
prezzemolo e coriandolo tritato
farina un poco

procedimento:

mettere le melanzane a tostare sul fuoco vivo dei fornelli (fuoco dolce)
una volta rigirate su tutti i lati ( circa 10 minuti) incartarle con carta alluminio e metterle in forno finche non terminano di cuocere. saranno pronte quando infilando uno stechino nella melanzana lo stesso non incontrera' resistenza.
far raffreddare.
pulirle dalla pelle bruciacchiata , strizzarle un po. tritarle a mano con un buon coltello e aggiungere i ceci frullati. a questo punto si aggiungono tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere una pasta abbastanza consistente ma non dura. (giocate un po con il pan carre'). ah! tutti gli ingredienti tranne la farina che servira' per infarinare le polpette che avrete fatto giusto prima di friggerle.una volta fritte in non molto olio , potete metterle in bocca con un po di yogurt greco se vi piace o uno tzatziki che e' il massimo. se poi volete prepararvi un latte all'aglio fate un po voi... se qualcuno vuole una delle seguenti ricette me lo dica , saro' contento di metterle in bacheca. stanno benissimo in un pan pita , per esempio con pomodori, insalata,tzatziki, cetrioli, un po di cipolla tagliata fina fina( se vi piace chiaro) e se proprio volete fare crack preparate un buon hummus e ... in alto i cuori.

amore
sensibilita'
tenerezza

miércoles, 28 de julio de 2010

atterraggio pilotato





ancora devo riprendere a pieno le redini di un attivita' accelerata come lo e' la mia vita qui a palma . non che per me sia stressante, ma perche per 15 gg le cose piu importanti che avevo da svolgere al di fuori del mio ascolto personale sono state in ordine di importanza: 1)colazione mattutina,ricca,buona,piena di energia per affrontare la lunga camminata.2)la ricerca della conchiglia di santiago,(oddio mi sono perso). 3) il pranzo fugace e consolatore di momenti duri 4) la cena, un momento di condivisione dove il dialogo,il cariño, il rispetto per se stessi e per l'altro si riversava nei nostri piatti,nei nostri cuori abbondanti, come le cene che ci servivano,sopratutto in asturia dove per 8 - 10 euro non riuscivamo a finire quello che ci portavano. tra le cose che mi sono piaciute di piu in astruria c'e' stato un formaggio, la tettilla asturiana, incredibilmente buona,quasi uno stracchino, magari un po piu stagionato , con note acide e incredibilmente fresco, di fiori , di montagna , di pascolo. asturia e' una terra piena di verde e di animali al pascolo, la carne anche e' buonissima,ricordo un "chuleton" con un sapore unico, anche la "pota" e' un piatto tipico di asturia ed e' una zuppa ristretta di lenticchie, butifarra , pimenton, patatas , un po' pesante a dire il vero ma molto buona. poi a padron ( una delle tappe del camino ) ho mangiato i famosi pimientos de padron , una varieta' di peperone (alcuni dolci alcuni piccanti) piccoli che si friggono e si mangiano con sale grosso medio, uno sfizio da piccare. asturia e' la terra della sidra, orgogliosi come nessuno del loro prodotto stella , sono soliti beerla dopo averlo "spillata" come da foto. poi l'orujo, una specie di grappa ossia un distillato buonissimo, da aggiungere al caffe'. in galicia invece ho goduto del famoso e veramente unico polpo a feira o alla gagliega, o mio dio da brividi, mai ho mangiato un polpo tanto buono (colpa forse dell eccessiovo uso di un vinello strpitoso di noe ribeiro? hihihi). questo e' dovuto ad alcuni fattori difficilmente riproducibili altrove, nel mondo intendo dire, e cioe' il polpo in questione viene pescato nelle coste della galizia, dove il mare vive di forti correnti, dove il fondo dell'oceano e' pressoche roccioso e dove il costante afflusso di piccoli crostacei trasportati dalle correnti fa si che la carne di questo octopodis sia gustosissima e di consistenza eccezionale.come lo preparano? be semplice semplice, bollito, tagliato e condito con sale grosso medio piccolo , pimenton picante , olio buono e patate lesse a parte. a una menzione anche alle patate che sono in questa terra incredibilmente buone. poi a finistierrae, l'ultimo avamposto umano prima del grande blu,ho mangiato il famoso astice gagliego,anche lui buonissimo per gli stessi motivi del polipo. tutto il pesce e' buonissimo in questa zona, ho goduto di un sanpedro al forno, con pomodorini , patate e cipolle...uuuuuuu. cio' che piu mi ha colpito della cucina di questi luoghi e specialmente della galizia , non e' stato tanto la raffinatezza delle preparazioni, la sua logica o stravaganza storica, se non la bonta' del frutto di nostra madre terra. ah, dimenticavo.. ho anche provato un polipo alla griglia con aglio fritto dolce... ho pianto..di tutto questo viaggio, quello che piu ho amato non e' stata la cucina in se, se non la consapevolezza della bellezza e della ricchezza del mondo. la nostra terra nonostante continuiamo a sfruttarla senza rispetto alcuno continua a riversare amore nei nostri piatti,nei nostri cuori, molti dei quali sfortunatamente, oramai chiusi.

ascolto
gioia
fatica

jueves, 1 de julio de 2010



Parto per le vacanze con l'idea di farmi un regalo da poter poi riversare nel mondo.
la cucina del nord di spagna e' ricca e gustosa,vi raccontero'. ciaoo

jueves, 24 de junio de 2010

poter sparire dietro un curry


Dopo una splendida serata passata come uomo griglia a festeggiare san juan, stamattina mi sono svegliato presto. il mattino mi ha accolto con il cinguettio amoroso di due uccellini che si accoppiavano proprio sui fili del mio stendi panni. appena si sono accorti di me sono volati via,anzi,il maschietto e' volato via mentre lei e' rimasta sul filo tutta arruffata che si sistemava le piume . e' stato un momento prezioso. nel frattempo driin driin . rispondo ... M. ciao come stai? a vieni a palma? bene allora ci vediamo e magari mangiamo insieme un boccone. ok allora carrefour alle 11 e 30 . ok, ok. ciao. mentre camminavamo tra le passarelle del supermarket, M. mi raccontava della sua ansia per aver deciso di mandare i suoi 2 pargoli in italia con l'aereo... da soli.cosa fare allora per prendersi cura di un amico con un pranzo? beh, in genere le zuppe funzionano sempre bene pèrche rinfrancano l'anima, la scaldano e la rilassano predisponendo il cuore al dialogo. allora penso un attimo e mi viene in mente un curry thaylandese di zucca e cocco con pesce e riso basmati.

CURRY THAY DI ZUCCA E COCCO...

INGREDIENTI:X 4 PAX
UNA ZUCCA DI UN KG
UNA LATTINA DI COCCO DA 3OO ML
1 CIPOLLA
UN RAMO DI LEMON GRASS
2 FOGLIE DI LIMA KEFIR(OPZIONALE)
ZENZERO 3 CM DI RADICE
SALSA DI PESCE THAYLANDESE 2-3 cucchiai
ZUCCHERO
CORIANDOLO FRESCO
CERNIA 300 GR
VONGOLE 20 (NUMERO)
GAMBERI NUMERO 4
CALAMARO 1 MEDIO
UNA ZUCCHINA PICCOLA
UN PEPERONE PICCOLO
FECOLA DI PATATE O DI MAIS 2O GR
UN PO DI SALE
CARIÑO SENZA LIMITAZIONE.
RISO BASMATI 360 GR.
PASTA DI CURRY THAYLANDESE ROSSA 1 cucchiaio

come la preparo:

bene, diciamo subito che la ricetta e' un po lunga,un po difficile, senz'altro buonissima,l'unica cosa che veramente e' importante e' riuscire a reperire tutti gli ingredienti.non spaventatevi tanto una volta comprati molti di essi si conservano fino ad un anno, quindi li potrete riutilizzare,ammortizzando cosi' la spesa a mano a mano che li andrete usando.veniamo a bomba.tagliamo la cipolla grossolanamente e la mettiamo a rosolare qualche minuto in una pento abbastanza grande.aggiungiamo poi la zucca precedentemente tagliata a cubetti 5x5 circa.lasciamo insaporire aggiungendo un po di sale poi aggiungiamo un bicchiere di acqua,la lima kefir lo zenzero a pezzetti,il lemon grass (citronella). copriamo e lasciamo cuocere a fuoco lento fino a completa cottura. circa 30 minuti.controlliamo di tanto in tanto. a cottura ultimata frullare il tutto aggiungere il latte di cocco e filtrare con un colino.portare ad ebollizione. aggiungere le verdure tagliate a cubettini 2x2. lasciar cuocere. a questo punto aggiungiamo il variato di pesci crostacei e tutto il resto . il pesce tagliato a cubetti 4x4 il calamaro a striscioline o anelli fini, il resto cosi' com'e'. a questo punto aggiungiamo un cucchiaio di pasta di curry thay rosso , 2-3 cucchiai di salsa di pescato, un cucchiaino o due di zucchero, giocando un po tra salsa di pescato e zucchero. attenzione non ci dobbiamo passare.quando il pesce sara' cotto aggiungiasmo la fecola diluita in un po di acqqua per dare un po di spessore alla crema. intanto avremo gia cotto il riso basmati in abbondante acqua per 14 - 15 minuti. mettiamo il riso da una parte del piatto e la crema con il pesce al suo fianco. spolveriamo di coriandolo freso (non molto) e ci mettiamo seduti, a godere di questo piatto. M. e' stato molto contento, io anche ,i compagni di casa piu felici di tutti. il tempo e' trascorso in fretta ma giusto in tempo per andare a vedere questa clamosora vergognosa prestazione di una squadra chiamata Italia.

ascolto,cariño.

jueves, 17 de junio de 2010

quello che mi ha detto una paella..

Di tanto in tanto godo nel mangiare una buona paella nel mio ristorante di paella preferito,quello di calanova,qui a Palma.Ora fa tempo che non ci vado,cosi' lungo il cammino mi sono ritrovato a mangiarne una deliziosa preparata con amore e allegria da un cuoco divertente e divertito.giusto ieri mi trovavo nel centro anziani quando e' cominciata a scendere una fitta pioggia che mi ha impedito di prendere la mia bici ed andare a casa.cosi' sono rimasto un po' a guardare il cielo. d'un tratto mi e' arrivato al naso un odore delizioso di cucina, mi sono guardato intorno e giusto sotto il porticato a 20 metri da me si stava preparando un banchetto con 60 anziani che aspettavano calmi e contenti il pranzo.era un pranzo all'aperto,offerto come premio agli anziani che si sono dedicati o che si sono potuti dedicare a fare un po di attivita' fisica.mi avvicino alla grande paella e al cuoco con gran rispetto e voglia di imparare.la carne (pollo maiale e coniglio) crogiolava insieme alla seppia,l'olio sbollicinava come una iakuzi nella pentola del sapore.il cuoco vestiva parole e accennava balli , incitava alla comunione,al compartire l'allegria ,mi guardo' e mi disse sorridendomi:" tu chi sei?". io gli spiegai che ero italiano e che ero li per apprendere a fare una buona paella, al che mi disse:"bene, visto che sei con noi aiutaci ad aprire il vino" accolsi l'invito e stappai le bottiglie guardando emozionato tutta quella gente,percependo amore,allegria, semplicemente perche' c'era una paella e si compartiva insieme un attimo di eterno.intanto la paella continuava a cuocere. mentre il cuoco cantava andava aggiungendo le verdure tra le quali peperoni,fagiolini e un po di salsa di pomodoro.dopo 5 minuti ha aggiunto brodo di verdura e ha fatto bollire tutto per altri 5 minuti, dopodiche' ha aggiunto il riso nella proporzione 6 kili di riso per 12 e mezzo di acqua.a mosso un po il riso , ma solo un po,poi lo ha lasciato cuocere a fuoco medio per 10 minuti. in questi attimi mentre beveva una birra e coordinava i lavori ripeteva che preparare una paella era solo una scusa per stare insieme un po',per essere felici.come sempre accade c'e sempre chi dice no non si fa cosi' oppure no l'acqua e' poca , ma il cuoco con calma e tranquillita' spiegó che il riso vuole per la sua cottura semplicemente il doppio del suo peso e ya esta' , senza nessun segreto.dopo i dieci minuti una schiera di persone ha riempito la paellera con gamberi e cozze formando un disegno bellissimo, un merletto ricamato dal mare. dopo 5 minuti la paella era cotta. ho scoperto che nel brodo c'era un po di pimenton e un po di zafferano... i classici segreti del cuoco... la paella e' stata coperta con dei panni da cucina per 3 minuti affinche' il riso assorbisse tutti i sapori e si insaporisse per bene.gli anziani erano tutti seduti al tavolo, i loro occhi hanno visto tante cose tanto da riempire ognuno di loro la cassa della vita. una parola spagnola mi piace molto ed e' agradecer, ecco loro erano agradecidos. alla fine mi hanno invitato a mangiare con loro , mi sono seduto e godendo di una stupenda paella e di un buon bicchier di vino ho aspettato che la pioggia scemasse ascoltando le storie del mondo.


accettazione,
allegria