miércoles, 28 de julio de 2010

atterraggio pilotato





ancora devo riprendere a pieno le redini di un attivita' accelerata come lo e' la mia vita qui a palma . non che per me sia stressante, ma perche per 15 gg le cose piu importanti che avevo da svolgere al di fuori del mio ascolto personale sono state in ordine di importanza: 1)colazione mattutina,ricca,buona,piena di energia per affrontare la lunga camminata.2)la ricerca della conchiglia di santiago,(oddio mi sono perso). 3) il pranzo fugace e consolatore di momenti duri 4) la cena, un momento di condivisione dove il dialogo,il cariño, il rispetto per se stessi e per l'altro si riversava nei nostri piatti,nei nostri cuori abbondanti, come le cene che ci servivano,sopratutto in asturia dove per 8 - 10 euro non riuscivamo a finire quello che ci portavano. tra le cose che mi sono piaciute di piu in astruria c'e' stato un formaggio, la tettilla asturiana, incredibilmente buona,quasi uno stracchino, magari un po piu stagionato , con note acide e incredibilmente fresco, di fiori , di montagna , di pascolo. asturia e' una terra piena di verde e di animali al pascolo, la carne anche e' buonissima,ricordo un "chuleton" con un sapore unico, anche la "pota" e' un piatto tipico di asturia ed e' una zuppa ristretta di lenticchie, butifarra , pimenton, patatas , un po' pesante a dire il vero ma molto buona. poi a padron ( una delle tappe del camino ) ho mangiato i famosi pimientos de padron , una varieta' di peperone (alcuni dolci alcuni piccanti) piccoli che si friggono e si mangiano con sale grosso medio, uno sfizio da piccare. asturia e' la terra della sidra, orgogliosi come nessuno del loro prodotto stella , sono soliti beerla dopo averlo "spillata" come da foto. poi l'orujo, una specie di grappa ossia un distillato buonissimo, da aggiungere al caffe'. in galicia invece ho goduto del famoso e veramente unico polpo a feira o alla gagliega, o mio dio da brividi, mai ho mangiato un polpo tanto buono (colpa forse dell eccessiovo uso di un vinello strpitoso di noe ribeiro? hihihi). questo e' dovuto ad alcuni fattori difficilmente riproducibili altrove, nel mondo intendo dire, e cioe' il polpo in questione viene pescato nelle coste della galizia, dove il mare vive di forti correnti, dove il fondo dell'oceano e' pressoche roccioso e dove il costante afflusso di piccoli crostacei trasportati dalle correnti fa si che la carne di questo octopodis sia gustosissima e di consistenza eccezionale.come lo preparano? be semplice semplice, bollito, tagliato e condito con sale grosso medio piccolo , pimenton picante , olio buono e patate lesse a parte. a una menzione anche alle patate che sono in questa terra incredibilmente buone. poi a finistierrae, l'ultimo avamposto umano prima del grande blu,ho mangiato il famoso astice gagliego,anche lui buonissimo per gli stessi motivi del polipo. tutto il pesce e' buonissimo in questa zona, ho goduto di un sanpedro al forno, con pomodorini , patate e cipolle...uuuuuuu. cio' che piu mi ha colpito della cucina di questi luoghi e specialmente della galizia , non e' stato tanto la raffinatezza delle preparazioni, la sua logica o stravaganza storica, se non la bonta' del frutto di nostra madre terra. ah, dimenticavo.. ho anche provato un polipo alla griglia con aglio fritto dolce... ho pianto..di tutto questo viaggio, quello che piu ho amato non e' stata la cucina in se, se non la consapevolezza della bellezza e della ricchezza del mondo. la nostra terra nonostante continuiamo a sfruttarla senza rispetto alcuno continua a riversare amore nei nostri piatti,nei nostri cuori, molti dei quali sfortunatamente, oramai chiusi.

ascolto
gioia
fatica

jueves, 1 de julio de 2010



Parto per le vacanze con l'idea di farmi un regalo da poter poi riversare nel mondo.
la cucina del nord di spagna e' ricca e gustosa,vi raccontero'. ciaoo